Sono oltre mille i contratti mondiali per la compravendita di terra, stipulati tra imprenditori privati e governi, su oltre 35 milioni e 845mila ettari di terreno sottratto alle comunità locali in Africa, America Latina e Asia.

Si tratta in realtà di fenomeni di accaparramento della terra (land grabbing) per un business che vede tra gli investitori anche i lupi dell’alta finanza mondiale e la Cina impegnata in un “nuovo modello”.

Philippe Heilberg è un ex banchiere di Wall Street, oggi presidente di una delle compagnie di investimenti più attive in Africa, la Jarch Capital. La sede legale della società è a Park Avenue, a pochi passi dal leggendario parco di Manhattan. Ma le sue ramificazioni sono in Sud Sudan.

Prima di dedicarsi all’affitto di terre africane (per contratti di concessione lunghi anche 90 anni) Philippe era un lupo dell’alta finanza americana. Oggi gestisce – assieme al figlio di Paulino Matip, che è un ex signore della guerra sudanese morto due anni fa – una distesa di terra che rappresenta due volte la superficie di Dubai. Scrive il sito della compagnia (filantropico come quello di una ong internazionale) che «è importante per la Jarch lavorare fianco a fianco con la popolazione locale econ i governi».

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